Il Linfogranuloma Venereo

Che cosa è?

Agenti eziologici: Chlamydia trachomatis sierotipi L1, L2, L3.

Localizzazione delle lesioni: Le lesioni primarie si localizzano al pene alla vagina e talvolta alla cervice. Le lesioni secondarie ai linfonodi inguinali. Le lesioni terziarie al retto, alle grandi e piccole labbra, al pene e allo scroto.

Sintomi: La malattia segue un evoluzione in tre fasi. Dopo una incubazione di 3-30 giorni si presentano (non sempre) delle lesioni primarie, transitorie indolori spesso innavertite dal paziente. Hanno un aspetto di piccole erosioni erpetiformi con un aspetto anche di ulcere, vescicole, papule e pustole di piccolo diametro (5-6 mm.). Possono localizzarsi anche in sede extragenitale (mani, dita, lingua). Dopo una -tre settimane appaiono delle lesioni secondarie caratterizzzate da linfoadenopatia inguinale evidente (più spesso monolaterale) e febbre. L’ingrossamento evolve in 2 settimane ed è presente dolore. L’evoluzione può condurre a fistolizzazione e suppurazione. Le lesioni terziarie sono da considerarsi come complicazioni tardive in assenza di trattamento; restringimento anulare del retto dopo l’infiammazione cronica e la cicatrizzazione, fistole del pene e rettovaginali, elefantiasi tardiva del pene.

Diagnosi: L’approccio diagnostico è lo stesso utilizzato per la diagnosi di C. Trachomatis (vedere scheda). Tuttavia il prelievo deve essere effettuato sulle ulcerazioni, su aspirati linfonodali, su prelievi bioptici o da essudato rettale. La caratterizzazione dei ceppi è essenziale per la diagnosi differenzile con le altre infezioni da C. trachomatis.

Terapia: La terapia è sostanzialmente la stessa di quella utilizzata nelle forme di infezione da C. trachomatis da sierotipi diversi. I tempi di somministrazione si modificano estendendosi a tre-quattro settimane. La terapia chirurgica volta al drenaggio è raramente necessaria, ma utile nelle complicazioni tardive per interventi plastici ricostruttivi.

Sequele:  E’ possibile una disseminazione sistemica dell’agente eziologico per via ematica e nel liquor con rischio di epatiti, artriti, polmoniti ed eritema nodoso e polimorfo.

Note: Malattia endemica in Africa orientale e occidentale. A causa delle lesioni ulcerative rischio aumentato di infezione da HIV. Nell’omosessuale il LGV comporta più spesso proctite e rettocoliti gravi  con febbre  edolori addominali.

 

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