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In generale chi non protegge con un preservativo i rapporti sessuali con un partner occasionale. In particolare coloro che hanno numerosi rapporti con numerosi partner in situazioni dove oggi la prevalenza della malattie a trasmissione sessuale è elevata, come succede oggi nella comunità gay.
Aumentando le proprie conoscenze sulle MST, utilizzando il preservativo nei rapporti non stabili oppure vivendo la propria sessualità all’interno di una coppia sessuale stabile e sana per MST.
Uno studio molto importante del nostro gruppo ha misurato che contrarre una MST batterica aumenta da 3 a 7 volte il rischio di contrarre anche l’infezione da HIV nei mesi successivi. Questo a causa delle lesioni che le MST provocano e che aprono le strade di entrata nell’organismo anche a HIV.
L’OMS stima che ogni giorno nel mondo un milione di persone contrae una MST curabile. A queste vanno aggiunte anche tutte le nuove infezioni virali dovute a HIV, HPV e al virus dell’Herpes. Un numero quindi enorme.
In Italia, ma anche in Europa e negli stati Uniti, la MST più diffusa è la condilomatosi genitale anche detta condilomi acuminati. Ma negli ultimi anni, nel nostro paese, si è assistito ad un aumento molto importante della diffusione della sifilide, della gonorrea e dell’infezione da Clamidia.
No. Le MST sono infezioni causate da un contatto di tipo cutaneo-mucoso e non sono trasmesse dalla saliva. Ma questo non significa che attraverso un rapporto orale non si possa contrarre una MST.
I rapporti di penetrazione orale sono dei veri e propri rapporti sessuali e la bocca è un ottimo bersaglio per i batteri e i virus trasmessi per via sessuale. La sifilide, la gonorrea, l’herpes genitale e l’infezione da HPV possono essere acquisiti e trasmessi facilmente con il cosiddetto “sesso orale”.
No. Il bacio non trasmette le classiche MST.
No. La masturbazione non trasmette le classiche MST. Attraverso la manipolazione genitale, cioè il contatto tra mani e genitali, potrebbero trasmettersi i condilomi acuminati anche se il rischio rimane molto basso.
No. Toccando il sangue non si contraggono MST. Solo se il sangue è presente nel rapporto di penetrazione vaginale o anale, potrebbe determinare un rischio elevato per la trasmissione delle epatiti di tipo B e C o per l’infezione da HIV.
Si è vero. Si trasmette attraverso il contatto tra bocca e ano durante la pratica del “rimming”.
Chi ha un sospetto di aver contratto una MST deve rivolgersi al proprio medico che saprà indirizzarlo o venire in un centro come il nostro all’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma dove effettuiamo tutta la diagnostica più avanzata per le MST.
I tempi minimi per le analisi variano da infezione a infezione. Si passa dalle poche ore dal contagio per la gonorrea ai 15-20 gg per la sifilide fino ai 45-50 gg per l’infezione da HIV o per le epatiti di tipo B o C.
Se ho avuto un rapporto a rischio mi rivolgo al medico o ad un centro MST per verificare con esattezza il grado del rischio corso ed eventualmente sottopormi a delle analisi mirate al tipo di rischio.
Alcune infezioni se non curate possono portare a conseguenze serie sulla capacità riproduttiva sia del maschio che della femmina come le infezioni da Clamidia e da gonococco. Altre possono far sviluppare severi stati di immunodepressione come l’infezione da HIV. Altre ancora possono in rari casi far sviluppare tumori dell’area genitale, come l’infezione da HPV.
Se una donna presenta una MST durante la gravidanza potrebbe trasmetterla per via transplacentare al feto come succede per le epatiti, l’infezione da HIV o la sifilide. Oppure durante il parto vaginale come per l’Herpes o per la gonorrea. Anche l’allattamento può in seguito trasmettere un’infezione come per l’infezione da HIV o per alcune epatiti. Tuttavia oggi i controlli a cui vengono sottoposte le gravide prevengono queste situazioni, purtroppo ancora molto diffuse nei paesi in via di sviluppo.
Se faccio sesso senza preservativo soprattutto con partner numerosi e occasionali posso contrarre qualsiasi MST compresa l’infezione da HIV, con un rischio più elevato per quelle che in quel momento sono più diffuse. Oggi per esempio sono molto diffuse i condilomi acuminati e la sifilide. Se non mi proteggo e ho meno di 25 anni la probabilità diventa molto alta soprattutto per l’infezione da Clamidia. Se poi sono un maschio gay il rischio del sesso non protetto si estende anche ad altre MST come la gonorrea e il linfogranuloma inguinale.
Il preservativo se ben utilizzato, quindi a) messo fin dall’inizio della penetrazione; b) sul pene completamente eretto; c) è utilizzato nuovo e non maltrattato nel portafogli o nel cruscotto dell’auto, questo protegge da tutte le MST. Un rischio residuo rimane per i condilomi che in alcuni casi possono trasmettersi anche tra partner che usano il preservativo perché colpiscono anche zone genitali non coperte o attraverso il contatto con le sole mani.
Se, in rari casi, il preservativo si dovesse rompere, potrebbe sussistere un rischio per una gravidanza indesiderata o per una MST soprattutto nei rapporti anali tra maschi gay. A quel punto è necessario fare degli accertamenti successivi, nei tempi adeguati, rivolgendosi al proprio medico o allo specialista. Se il preservativo dovesse rompersi in un rapporto con una persona con accertata infezione da HIV si può accedere, in alcuni centri infettivologici, ad un protocollo di somministrazione di una terapia profilattica contro il rischio di infezione da HIV, da assumere per 30 gg.